di Patrizia Di Nunzio
E il messaggio l’hanno compreso appieno Irene, Michael, Desirè, Jessica, Valerio, Adriana, Martina, Teresa e Valeria, le giovanissime guide che hanno descritto ai presenti, con chiarezza e professionalità, storia e curiosità delle bellezze del proprio borgo, cioè la (fu) chiesa di San Michele (abbattuta nel 1975), la croce Viaria, la fontana Irma, la chiesa di Santa Maria Assunta e il palazzo Marchesale.
«È stata un’esperienza molto educativa – racconta Irene – perché ho potuto conoscere tante cose nuove su Ripa e i suoi numerosi monumenti. Penso sia importante studiare il proprio passato e trasmettere questa conoscenza agli altri, stimolando così il turismo, che può contribuire alla crescita di tutto il paese. Questa iniziativa dovrebbe coinvolgere tutti i ragazzi: noi siamo il futuro, se ci insegnano ad apprezzare le nostre bellezze diventeremo dei cittadini responsabili. Penso inoltre che la valorizzazione della cultura sia fondamentale per far sentire un popolo più unito, perché è un patrimonio che appartiene a tutti».
Hanno solo dodici anni, eppure nelle loro parole c’è grande consapevolezza, senso di responsabilità e coscienza civica. Una bella soddisfazione per gli ideatori del Simposio, che su di loro, dicono in tono scherzoso, “hanno puntato tutto”, affidandogli il ruolo di protagonisti dell’evento.
Che abbiano colto nel segno lo si intuisce anche dalle parole di Jessica, un’altra delle piccole guide di ieri mattina: «In questi giorni ho capito che a Ripa abbiamo tante ricchezze e dobbiamo proteggerle e farle conoscere, così possiamo riuscire anche ad attirare qui dei turisti. La cultura è un valore importante, ci aiuta a scoprire e ad apprezzare quello che il luogo in cui siamo nati può offrirci, e questa non è una cosa tanto scontata. Di questa esperienza mi rimarrà il ricordo delle tante cose imparate, viste e dette. È stato bellissimo, anche se all’inizio avevo un po’ paura di sbagliare, dato che ci hanno dato una bella responsabilità.
Ma poi è andato tutto bene».
E un po’ di emozione si notava nella voce dei ragazzi, ma in fondo sarebbe stato strano il contrario: come dice Jessica è stato affidato loro un ruolo importante, quello di farsi portavoce delle bellezze possedute dal proprio paese. Ma se la sono cavata benissimo, portando a termine il compito assegnato sotto la benedizione del giuramento fatto lo scorso 1 settembre, in occasione della giornata inaugurale del Simposio e davanti a molti spettatori: «Prometto di essere paladino dell’arte, della bellezza e della cultura» con tanto di dono ufficiale (una maglietta con il logo del Simposio, e sul retro l’articolo 9 della Costituzione italiana, “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca tecnica e scientifica, tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della nazione”).
E il viaggio attraverso il nostro patrimonio artistico promosso dal Simposio continua oggi, 3 settembre, con una giornata da trascorrere interamente nell’azienda agricola ‘Vi.ni.ca’ di Ripalimosani, dove dopo la passeggiata tra i vigneti di questa mattina si continuerà alle 17,30 con un ‘Simposio sulla fondamentale importanza della cultura’ a cui seguirà, alle 19,30, una degustazione, e per concludere la performance teatral-musicale ‘L’acqua, il fuoco, la terra e il mare – l’uomo, la donna, la morte, l’amore..’, con Andrea Ortis e Chiara Cavalieri, accompagnati dalla musica dei Novamusa di Piero Ricci.
(Pubblicato su Primonumero il 03/09/2016)