27 Gennaio – Giorno della Memoria

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«La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».

Si invitano i docenti, nell’autonomia del proprio insegnamento, a prendere spunto dalle seguenti indicazioni:

  • Consentire ai bambini e ai ragazzi (di qualsiasi età) di esprimere tutti i loro dubbi e interrogativi sulle cose (per molti versi incredibili) che sono loro raccontate. A partire dalle loro domande farli discutere tra loro quanto più liberamente possibile. Va ricordato che su questa tematica, possono entrare in gioco pregiudizi, a volte trasmessi direttamente o inconsapevolmente dal linguaggio (si pensi alla connotazione negativa del termine ‘ebreo’ o ‘giudeo’, erratamente associato a Giuda Iscariota o “rabbino”, così come è usato negli stadi italiani).
  • Far riflettere i bambini e in modo particolare i ragazzi più grandi sulla funzione della memoria, che è in parte individuale (basta fare una piccola esercitazione su un ricordo personale, magari dell’estate precedente), in parte familiare o del gruppo –classe, ma in parte anche collettiva e pubblica: questo del resto è uno dei significati di questa giornata che non a caso si chiama “della memoria”: come ricordo collettivo del fattore unificante della Repubblica Italiana e della più vasta Europa libera, che sono nate dalla lotta contro il fascismo e il nazismo, e quindi dal rifiuto di ogni discriminazione, di tipo razziale o etnico. Alla memoria collettiva servono i luoghi (i ghetti, i campi di sterminio, ad esempio), i monumenti, le opere d’arte, i musei.
  • Può essere efficace citare la frase di Einstein, che a chi gli chiedeva qual era la sua razza, rispondeva : “razza umana”. Ai ragazzi più grandi può essere offerta anche una storia culturale essenziale del razzismo e dell’antisemitismo, nei loro sviluppi più recenti in Francia, in Germania, e in Europa in genere.

Alcuni materiali utili:

Il bambino con il pigiama a righe

http://Un lapbook per il Giorno della Memoria

http://www.poesieracconti.it/poesie/giorno_della_memoria_27_gennaio

Film e testi Shoah- cdec

 https://youtu.be/kAlRBPo6W9Y

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