21 Dicembre 2016, ore 17.00.
Betlemme, per un pomeriggio, ha il volto accattivante dei portali in pietra e dei vicoli di Oratino. Porta del Colle, uno dei due originali accessi al Borgo, per un paio di ore, si anima della vivacità e dell’ingenuità dei piccoli alunni della Scuola “Bruno Giovannitti”, protagonisti indiscussi di uno spettacolo davvero coinvolgente. La gioia del Natale ha gli occhi sorridenti e divertiti dei bambini, immedesimatisi, con la naturalezza tipica dell’età, in personaggi di epoche antiche. Trasportati in un passato prossimo e remoto per ricordarci di guardare al futuro con la consapevolezza della nostra storia e la forza delle nostre tradizioni. Un tuffo emozionante in una fantasiosa Betlemme, dove puoi incrociare venditori di frutta o di stoffe pregiate, orafi, calzolai, ricamatrici, tagliatori di legna, lavandaie, fornai e chi prende acqua al vecchio pozzo. Con giovanissimi giocatori di morra vagabondanti in questa casbah immaginaria, insieme alla zingara e a interessatissime compratrici. In un angolino trovi il castagnaro, al calduccio dietro la brace. Pochi passi più giù, nella vecchia osteria, due assidui frequentatori trascorrono del tempo in compagnia. Lo scriba trascrive testi sacri, mentre la sua assistente gliene dà lettura.Quattro soldati romani sorvegliano l’ingresso alla città, mentre i pastori ed i magi si accingono a raggiungere la capanna dove da poco è venuto alla luce il Salvatore.
A pochi metri intanto si prepara La Faglia, il tradizionale cero di canne che da secoli in paese illumina questa magica notte.
Oratino ha voluto rappresentare così la Natività. Raccontando attraverso il volto dei bambini gli antichi mestieri. Un progetto portato avanti dalle insegnanti della Scuola Bruno Giovannitti, davvero brave nel preparare i piccoli attori, coadiuvate dal personale non docente, e realizzato grazie all’impegno dei genitori, straordinari per impegno e partecipazione. Qualche nonno ha anche arricchito le scene portando tra i vicoli la sua maestria (scalpellino, intrecciatore di paglia, casaro, ricamatore e fornaio), offrendo un’immagine ancora più completa di questo emozionante viaggio nella Oratino/Betlemme di duemila anni fa.